15 agosto 2022

Festa di San Rocco 15/16 AGOSTO

La Festa di San Rocco a Torrepaduli è un momento impotantissimo di aggregazione sociale e un appuntamento atteso per tutto un anno da visitatori e pellegrini.
 
Il culto di San Rocco è antico e le prime testimonianze a Torrepaduli, risalgono addirittura al XVI secolo non è difficile immaginarne il motivo, essendo il Santo il protettore di coloro che erano colpiti da malattie infettive e visto che, a quel tempo esse non mancavano certamente. 

Come sempre, anche quest'anno la festa si svolgerà dal 6 al 17 Agosto e data l'importanza, sarà sia religiosa che civile. Nell'ambito religioso, si celebreranno Messe e processioni in onore del Santo, nell'ambito civile la Festa è sempre stata un momento di aggregazione e motivo di mostre e fiere.

 

 

Tradizioni e Folklore.

 

A Torrepaduli, durante i festeggiamenti del 15 e 16 Agosto in onore di San Rocco, sono ancora numerosi i pellegrini che amano acquistare il ventaglio con l'effigie del Taumaturgo e le zagareddhe (nastri multicolori) con cui adornare biciclette, moto e i riccioli dei bambini, portati a spalla tra la calca della fiera. 

Un tempo, i fidanzati, non mancavano di comperare il cuore (un dolce con l'immancabile foto) per le fidanzate; ma non trascuravano neanche le suocere, offrendo loro la tradizionale e gustosa copeta (un tipo di ottimo torrone, di zucchero caramellato e mandorle locali tostate).
Tra i comportamenti devozionali degni di nota, oggi completamente scomparsi, è da ricordare la seduta . Chiunque avesse avuto una grazia, faceva il sacrificio della seduta che consisteva nello stare una o più giornate davanti alla statua del Santo in preghiera, spesso digiuni e non ci si recava a casa o mangiando nella stessa chiesa. Il devoto esprimeva, in tal modo, la sua riconoscenza a San Rocco.
Un'altra significativa usanza consisteva nel portare, in visita agli ammalati, il cagnolino di San Rocco: la bestiola la cui presenza accanto alla figura del Santo è confermata già nelle tele del '500 e nelle statue. Il cagnolino, con la sua presenza, consolava e talvolta, toccando, la parte malata, ne favoriva la guarigione per intercessione del Santo.
Altro comportamento ancora oggi in voga tra i devoti, è quello di toccare la statua del Santo in Chiesa con la mano o un fazzoletto con cui poi toccarsi il volto e segnarsi; a ciò si accompagnano spesso offerte votive

La Notte delle Spade e della Pizzica

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